sabato 30 novembre 2013

L'importante è sognare

Domani inzia l'Avvento, era da giorni che mi frullava l'idea in testa di preparare una composizione. Nei giorni scorsi dalla mia amica fiorista ho acquistato delle mele, meline ornamentali, nella foto non si vedono molto, e della spugna. Stamani in un negozio della città ho comperato le 4 candele, e poi utilizzando dei rami di.... boh! pianta che cresce in giardino, delle stelline di gesso profumate fatte lo scorso anno, delle bacche ilex  e  una rennina di panno che la mia amica fiorista mi ha regalato, ho assemblato questo. Mi introduce allo spirito natalizio, vorrei fare tantissime cose, ma alla fine riuscirò a fare molto poco, tempo libero scarsissimo, idee migliaia. Ormai lo so, gira così però l'importante è continuare a immaginare, ad avere voglia di fare.... se poi non ci riesco pazienza, l'importante è sognare.

domenica 17 novembre 2013

di cucina e di My Boshi

Sembra una foto quasi indecente, in realtà è la replica di una ricetta vista alla trasmissione della tv svizzera Piattoforte, loro hanno usato dei galletti e soprattutto nella lattina c'era della Coca cola, orrore.... la Coca cola mi piace, la posso pure bere e ogni tanto lo faccio, ma cucinare con la coca cola no! Per cui ho sì utilizzato una lattina di Coca, mi sono bevuta il contenuto eri sera con la pizza e poi ben lavata l'ho riempita con della birra GF (in lattina non si trova) ho foderato la lattina con della carta d'alluminio. Il pollo di ca. 1,800 kg l'ho ben lavato, asciugato e salato all'interno, l'esterno l'ho massaggiato con olio EVO e rosmarino, timo tritati uniti con della paprika. E' stata un'impresa non facile trovare l'equilibrio e poi l'ho infornato per ca. 2 ore a 160°/170°, raccomandava la cuoca "Viviana Lapertosa" di non superare i 180° per la lattina.
Pollo veramente squisito, croccante all'esterno e morbidissimo all'interno grazie all'evaporazione della birra.
L'unica difficoltà è stato estrarlo dal forno e lattina, visto che non era del tutto vuota, ma qui il gentil consorte, armato di scottex e forchettone ha risolto il problema. Nel pomeriggio poi mi è venuta voglia di crespelle, gira qui, gira là, ho trovato una ricetta su Giallo zafferano che ho giustamente adattato GF
ricetta: 180 gr farina grano saraceno della Nutrifree
100 gr farina per pasta fresca della Farmo
300 ml di latte, 300 ml di acqua, 1 cucchiaio d'olio EVO, 1/2 pizzico di sale e 2 uova.
ho mischiato le farine con il sale, a filo ho aggiunto acqua e latte, ho sbattuto le 2 uova e unite al composto. Lasciato riposare per 2 ore e poi fatte le crespelle, in teoria dovrebbero essere simili a quelle bretoni (purtroppo non ho ancora avuto la fortuna di andarci in Bretagna) mi sono venute un pochino più spesse di quelle che facevo con farina bianca normale. Domani sera le farcirò per cena e vi farò sapere.
E passiamo al Myboshi, non so se tutte voi conoscete questa "linea" di berretti, qui trrovate cosa sono, chi li ha ideati ecc. avevo visto su questo blog la presentazione, me ne sono innamorata quindi subito mi sono fatta un giro sul loro sito, cioè sito della DMC che promuove la linea, e ho provato subito a farmi il modello Free, lana di riciclo, ecco il risultato, mi piace un sacco e già usato per i primi freddi che stanno avanzando.
Venerdì poi sono andata dall'unico rivenditore di questa lana, per fortuna è a pochi km da casa, quindi mi sono acquistata il libro che è corredato anche da eticchette da applicare sui berretti e poi il figliolo piccolo ne voleva uno, altro modello, colore verde scuro.
Il negoziante mi ha spiegato che la lana Myboshi, non è niente di che, per la maggior parte acrilica, ha il vantaggio che è molto robusta, per il figliolo che lo voleva  verde scuro, visto che la maggior parte dei colori sono fluo, ho optato per della bellissima lana Merino, invece per me.... mi sono fatta tentare e quindi ecco qui
non è finito manca il pon pon centrale e i piccoli alla fine dei nastrini dei pararorecchie. Quello del figliolo non sono riuscita a fotografarlo perchè lo sta già indossando, stasera è fuori per un concerto.

giovedì 14 novembre 2013

e facciamoci 4 chiacchere

Sono un pò latitante dal mio blog, dai vostri no, un giro ce lo faccio quotidianamente, mi rilasso, volo con la mente, sogno.
Vorrei poter avere più tempo per provare a riproporre tante delle cose che mostrate, dal cucito, al ricamo, alla maglia ecc.
Vorrei potermene stare a casa, al calduccio a pasticciare anche in cucina.
Poi penso che sono fortunata ho un lavoro e 1/2, fortuna sempre più rara in questo periodo per cui appena posso mi dedico, principalmente alla cucina per questioni di sopravvivenza e salute, poi al resto, qualche piccolo ricamo.... durante il riordino forzato estivo mi è capitata per le mani una tovaglia fatta a riquadri di tela Aida e bordata di rosso, acquistata qualche anno fa, tovaglia di poco prezzo e si capisce dalla qualità della stoffa, però l'idea è ed era di ricamarla per Natale con disegni monocromatici (rossi) per cui nel poco tempo libero sto ricamando. Ho fatto con della lana riciclata un cappello modello My boshy con lo schema free trovato sul loro sito, bellissimo, ora ne voglio fare altri, nei prossimi giorni andrò a recuperare la lana originale nell'unico negozio della provincia che la vende, per fortuna a pochi km da casa.
L'altra sera mi sono concessa un lunghissimo giro su Pinterest, aiuto.... vorrei avere giornate di 48 ore per poter riuscire a fare tutto quello che vedo, che mi piace.
Ho partecipato con piccoli pezzi e qualche pesce ad una iniziativa che si svolgerà nella mia città sabato e domenica, Urban Knitting, iniziativa a cui hanno partecipato, oltre che semplici cittadini, il Politecnico di Milano, il Museo della Seta, che servirà ad abbellire una zona di Como abbastanza trascurata, il lungo Cosia, detto così sembra lungo Tevere, lungo Po, no.... il Cosia è un torrente che attraversa la città, la maggior parte ricoperto da asfalto, una parte, la più perifica è a cielo aperto, è nata questa idea di decorare le sponde con "quadrotti" fatti a maglia, uncinetto, stoffa, colore di base blu, decorata poi con pesci e altri animali "marini", essenziale che fossero quadrati, 20x20, 30x30 ecc. il nostro ufficio è stato anche punto di raccolta, sono arrivate cose stupende, stamani 2 comunità per utenti con problematiche psichiche hanno portato dei pannelli stupendi.
E' bellissimo vedere che ancora tante persone, in sordina, sanno ancora fare tanto con le mani, che c'è ancora tanta fantasia e tantissima voglia di abbellire la propria città. Vi posterò prossimamente delle foto.

domenica 3 novembre 2013

relax in cucina

Apro questo post con questi dolci, il Pane dei Morti, non so se si usa in altre parti d'Italia, qui in Lombardia si, lo si trova nei negozi e pasticcerie da metà ottobre circa. Il figliolo piccolo ne è veramente ghiotto, da quando sono diventata celiaca non li più mangiati ma li acquistavo per lui, i giorni scorsi li ho visti in giro ma ero convinta nella mia distrazione che mancava ancora molto al 2 novembre, sbagliatissimo, l'amica di FB e di blog Ely mi ha ricordato che era il momento giusto qui 
trovate la ricetta originale, io l'ho adattata senza glutine, quindi ho usato amaretti e savoiardi che mi erano arrivati in omaggio da Senzaltro, ho sostituito la farina con la farina per dolci anche quella della Senzaltro. Ho ammollato l'uvetta in un pò di acqua a cognac, per il resto tutto uguale, o meglio io ho raddoppiato la dose.
Oggi è venuto il figliolo grande con la morosa a pranzo e quindi li ho offerti come dolce. Ne è avanzato qualcuno domani li porterò in ufficio devo "farmi perdonare" la scontrosità e acidità che mi affliggeva giovedì.
Come primo ho fatto loro i pizzoccheri, utilizzando il mio impasto ormai consolidato, me ho fatti tanti, sperando avanzassero per il solito pranzo in ufficio, invece spazzolati.
Ho passato il sabato in cucina, vero relax, ho fatto il pane, panini semplici con biga, pan brioshe per la colazione, ho ritentato la pizza, diciamo che si sono quasi, ricetta delle Mitiche, ho seguito passo passo il procedimento della cottura, mi sono pure seduta davanti al forno ad osservare, sicuramente è cotta un pò troppo, dagli errori si impara. Nella loro ricetta ne preparano un tot io ho dimezzato la dose fino ad arrivare alla dose per 1 pizza, quindi la difficoltà grossa la dose di lievito,  loro la cuociono in un fornetto per pizza, io nel mio forno normale. Comunque continuerò a provare, l'impasto è davvero buono. Appena me ne riuscirà una "visibile" pubblicherò una foto.