lunedì 5 aprile 2010

6 Aprile 2009 ore 3.32








E' passato 1 anno, dalla mia esperienza a L'Aquila 9 mesi. Ho potuto fare questa esperienza perchè lavoro al Centro Servizi al Volontariato della mia provincia, questi centri sono presenti in quasi tutte le province d'Italia e quello dell'Aquila ha richiesto aiuto agli altri centri per poter riprendere la sua attività, quindi io e la mia collega Mariagrazia siamo andate dal 12 al 19 giugno. Il Centro servizi di Torino ha portato a l'Aquila un grosso tendone che per mesi è stato l'ufficio del csv aquilano e un camper per ospitare i volontari che si sarebbero susseguiti nei vari mesi. Eravamo nel campo di rugby de L'Aquasanta, il campo era gestito dall'ANPAS, ospitava circa 400 persone, nonostante i grossi disagi tutti avevano una grande compostezza, una grande dignità, durante i pranzi e le cene parlavamo con le persone che sedevano al nostro tavolo, ogni volta erano persone diverse, le ricordiamo tutte, ognuna aveva voglia di raccontare la propria esperienza vissuta quella notte, chi ricordava non tanto la casa che era distrutta, ma il servizio di piatti della nonna andato in briciole, la figlia di una signora di 85 anni che tutti i giorni la doveva accompagnare a vedere quello che era rimasto della sua casa, e non voleva trasferirsi sulla costa.
Grazie ad un equipaggio Anpas ho potuto andare anche ad Onna, che disastro! A turno, in alcuni momenti liberi siamo riuscite a fare dei piccoli giri nella parte esterna della città, il centro storico era ancora chiuso, una città deserta, silenziosa, tantissimi cani, che prima avevano un padrone, giravano disorientati in branchi, passavano solo mezzi militari o di soccorso. In questo anno non c'è stato giorno che non mi sia tornato in mente qualcuno incontrato là, la popolazione, i volontari, i miei "colleghi" del Centro Servizi de l'Aquila.
Vorrei essere con loro questa sera, sera in cui illumineranno la città con 308 luci a rappresentare le 308 persone che purtroppo non sono sopravissute a questa tragedia, li abbraccio tutti, anche chi non ho conosciuto. La speranza è che non accadano più tragedie del genere, ma sono già stata smentita dalle catastrofi successe da allora sia in Italia che all'estero.


Foto 1 e 2 volontari Anpas
foto 3 e 4 Onna
foto 5 abazia di Collemaggio
foto 6 panoramica del campo
foto 7 l'ufficio del CSV con le persone che al mattino venivano per la lettura dei giornali, per collegarsi ad Internet ecc
foto 8 il giorno della partenza, io e Mariagrazia con 2 volontari Anpas di Genova e un ospite della tendopoli

2 commenti:

  1. Hai fatto bene a ricordare con questo post l'immane tragedia dell'Aquila. In questi giorni di festa si è proiettati nella "baldoria" e si tende a dimentica che ancora troppe persone stanno peggio di noi! Ti ammiro molto per il tuo operato nel volontariato e ti auguro...in extremis...un buon lunedì dell'Angelo! Un abbraccio, Nadia

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  2. E' stata una tragedia che nessuno di noi dimenticherà mai da qui stasera, possiamo ora solo rivolgere una preghiera per chi non c'è più. Lara

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