giovedì 12 luglio 2012

Panigada = ora ve la spiego

Eccola, appena uscita dal forno, si sta raffreddando sulla gratella.
Ora vi spiego... si può chiamare Panigada, oppure Pan Mejn, insomma è a base di fiori di sambuco, torta tipica della cucina comasca, ma un nome preciso non mi pare ci sia,  a casa mia si chiamava Pan Mejin, sul lago Panigada ma ha forma più a biscottini. Ora vi racconto la ricetta, ricetta di famiglia che io da quest'anno ho adattato Gluten Free.
Torta rustica, io amo solo le torte rustiche, la mangiavo da bambina, da adolescente, da quando sono sposata la rifaccio, è una delle torte preferite dal gentil consorte.
Innanzi tutto vanno colti i fiori del sambuco, fatti essicare all'ombra e in luogo areato.
Io l'ho fatto circa 1 mese e mezzo fa, oggi erano pronti, forse erano già pronti qualche settimana fa, ma me li ero quasi scordati.
Ecco, finalmente la ricetta: 400 gr di farina di mais (io finissima della Nutrifree)
2 cucchiai di farina bianca 00 (io 2 cucchiai di fecola di patate da prontuario)
200 gr di burro (io margarina da prontuario AIC)
1 bustina di lievito per dolci (io da prontuario AIC)
200 gr di zucchero
2 uova intere
1/4 di latte
4-5 cucchiai di fiori di sambuco essicati
Nella planetaria ho messo la margarina, le uova e lo zucchero, lavorati a spuma, poi ho aggiunto le farine e il lievito alternandole con il latte, infine i fiori di sambuco, messo il tutto il una tortiera imburrata, prima di infornare ho cosparso la superficie con ancora 2 cucchiai ca. di fiori di sambuco e infornato per ca. 50 minuti a 180°, dovete però regolarvi con il vs. forno. Eccola qui.


1 commento:

  1. adoro il sambuco, ma qui è difficile ritrovare i fiori, però questa torta me la segno, chissà che le meningi non si mettano in moto per qualche variante ;-)

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